Il Messaggero del 27/08/2008 ed. FROSINONE p. 38
di GIOVANNI DEL GIACCIO
I conti che migliorano, l'atto aziendale che entra nel vivo, i problemi quotidiani da affrontare e anche qualche "sassolino" da togliere dalle scarpe. Ilde Coiro, direttrice generale della Asl di Latina da poco più di un anno, parte dal bilancio consuntivo approvato di recente. Con "solo" 32 milioni e 600.000 euro di debiti. «Ma sono 59 milioni in meno rispetto allo scorso anno - dice - è un ottimo risultato, raggiunto grazie all'oculatezza nella gestione, all'attenzione agli sprechi, all'ottimizzazione delle risorse». Resta pesante, però, il debito generale: «Sostenere la spesa sanitaria è un dovere, ancora di più in una realtà come questa che geograficamente ha inevitabili problemi. Non possiamo ridurre le prestazioni mettendo insieme servizi di Aprilia, faccio un esempio, con quelli di Priverno. Ci sono caratteristiche del territorio delle quali si deve tener conto». La difficoltà maggiore? «L'atteggiamento degli operatori verso il raggiungimento degli obiettivi, va cambiato il modo di fare che molti hanno soprattutto ai vertici ma gradualmente la situazione sta cambiando».Che succede con Gaeta e Fondi? Sindaci e cittadini sono sul piede di guerra... «Era tutto programmato. Si tratta di provvedimenti che qualificano l'offerta sanitaria, erano previsti dal piano di riorganizzazione e dall'atto aziendale. I sindaci dovrebbero dire che abbiamo rispettato gli impegni, non strumentalizzare le situazioni. A Fondi trovo particolarmente fuori luogo la polemica in consiglio comunale». E i laboratori? «Stesso discorso, parliamo di razionalizzare, i punti prelievo non si toccano, poi le analisi sono centralizzate, non vedo qual è il problema». A Priverno dopo le proteste del sindaco hanno lavorato per due mesi infermieri senza malati da assistere né medici in reparto, possibile? «Purtroppo è accaduto, nelle more della riorganizzazione e del passaggio al presidio centro della struttura di Priverno dove andrà il day surgery. Questo non vuol dire che quegli infermieri potessero essere utilizzati diversamente, anche al "Goretti" se necessario. Dall'1 settembre sarà formalizzato il passaggio». E ci sarà anche il Dea di II livello, al momento senza uomini e mezzi. «Vero ma ci sono i finanziamenti, abbiamo sollecitato la Regione per il rispetto dei tempi». Con l'università non manca qualche episodio sgradevole, tipo neurochirurgia. Che intendete fare? «Per me l'accordo tra Regione e La Sapienza che spalma le sedi va rivisto ma non deve farlo la Asl. Sull'integrazione tra ospedalieri e universitari abbiamo ottimi esempi ma anche attriti e polemiche che ci sono sempre stati, ovunque, dipende dalle persone ma ciò non toglie che vanno presi sempre in considerazione prima i pazienti. Il rapporto con l'università è un arricchimento a vicenda, un'opportunità per entrambi, dal punto di vista didattico e clinico».Sempre più casi di falsi medici, ora anche gli infermieri abusivi, che succede? «Controlliamo e continueremo a farlo, l'ufficio del personale ha direttive precise. Tolleranza zero». Il piano di rientro del Lazio mette a rischio il policlinico del Golfo? «E' un'opera programmata, quindi si farà, il commissariamento dice che non si possono prevedere nuovi ospedali rispetto al piano di riorganizzazione della rete vigente». Che messaggio sente di dare ai cittadini? «Avere fiducia in un'istituzione che lavora per servizi di qualità e non ascoltare messaggi di strumentalizzazione».
In coma giovane infermiere
Il Messaggero del 27/08/2008 ed. MARCHE p. 36
Una giovane vita spezzata e una attaccata ad un filo sono il bilancio di due incidenti stradali avvenuti sulle strade del Fermano tra lunedì notte e ieri mattina. Nel primo incidente ha perso la vita Daniele Liberati un trentunenne di P.S.Elpidio, commesso della Trony di Civitanova Marche. Nel secondo ha subito gravissimi traumi Massimiliano Vallesi, un trentaquattrenne infermiere di Sant'Elpidio a Mare trasportato a Torrette in eliambulanza ed operato di urgenza. Liberati, intorno alla mezzanotte di lunedì, era in sella alla sua moto, nei pressi del Camping "Le Mimose" quando è andato a scontrarsi con un'auto che stava facendo manovra e pare uscisse da un parcheggio sito sulla via. Nell'impatto la moto è volata ed è andata a sbattere contro una pianta. Sbalzato dalla motocicletta Liberati è finito sotto le ruote dell'auto che l'avrebbero investito. L'uomo è morto circa due ore dopo l'incidente al Pronto Soccorso dell'ospedale di Fermo per i forti traumi subiti. Ieri mattina è stata effettuata l'ispezione cadaverica ed il giovane è stato riconsegnato al dolore dei famigliari. Sul caso stanno indagando i carabinieri. E' invece in prognosi riservata nel reparto neurologico di Torrette Massimiliano Vallesi il centauro vittima di un frontale con una Fiat Panda avvenuto intorno alle 7 sulla statale 16 all'altezza dell'incrocio di Lido San Tommaso a Fermo. Il giovane infermiere proveniva da P.S.Giorgio mentre la Panda stava immettendosi nel vicino quartiere di Lido Tre Archi. Per cause ancora in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale di Fermo la collisione tra i due è stata determinante per il motociclista, il quale sbalzato dal suo mezzo è ricaduto pesantemente sull'asfalto battendo violentemente il capo. Sul posto sono intervenuti oltre l'eliambulanza anche i Vigili del Fuoco di Fermo. Subito dopo l'incidente è stata avanzata da parte del presidente della IV Circoscrizione fermana, Bianca Maria Brillantini, la richiesta della realizzazione di una rotatoria per migliorare la sicurezza e ridurre la velocità di marcia nel tratto della Statale 16 che ha già visto, non più tardi di una ventina di giorni fa un altro incidente mortale.D.Mar.
LETTERE & OPINIONI
Gazzetta di Mantova del 28/08/2008 ed. Nazionale p. 32
DA RODIGO Infermieri, mi unisco alla vostra battaglia
Carissimi e distinti colleghi del Carlo Poma che avete trovato il coraggio di denunciare pubblicamente la nostra situazione. Voglio rafforzare la protesta per quanto riguarda la categoria operante nei geriatrici (lungodegenza, hospice, riabilitazione, nuclei Alzheimer). Negli ultimi tempi il carico di lavoro infermieristico si è fatto sempre più pesante, sia per la tipologia dei pazienti, sia per la mancata sostituzione di personale in ferie o in malattia (siamo pochi). Da almeno 2 mesi stiamo sopperendo all'assenza di 2 infermieri e di una unità ausiliaria. Ci organizziamo in base alle esigenze e alle priorità del reparto, senza più caposala ma, fortunatamente con una dottoressa sempre presente e operativa in reparto. Noi infermieri professionali da alcuni mesi copriamo le 24 ore in 3 unità anziché 5, grazie al nostro spirito di collaborazione, ma quanto può durare?! Voglio affiancarmi alla carissima e combattiva collega Fagnoni operativa al Poma e garantire almeno da parte nostra una sicura collaborazione.
Rossana Malossi
Villa Carpaneda Rodigo
PRECISAZIONE
Quello Stefano è solo mio omonimo Chiedo che sia ospitata una breve precisazione. Il signor Stefano Zanetti, citato sulla Gazzetta di Mantova di ieri 26 agosto, è soltanto un mio omonimo. Mi preme tranquillizzare parenti, amici e colleghi di lavoro: non si tratta dello Stefano Zanetti, di anni 50 residente in via Spagnoli numero 5 e di professione receptionist d'albergo.
Stefano Zanetti
PEGOGNAGA Grazie a UniCasa E la ciclabile ci saràL'Amministrazione Comunale di Pegognaga ringrazia il presidente della Cooperativa UniCasa, Albertino Montresor, per aver evidenziato e valorizzato lo straordinario impegno profuso nei confronti di Polesine. Un'unica precisazione rispetto alla sua lettera: è talmente giustificata la necessità di collegare con pista ciclabile la frazione con il capoluogo che nel nostro Piano Regolatore Generale tale opera è prevista, inserita nello strumento urbanistico da questa Amministrazione nel 2005. Tanto si doveva per dare una corretta informazione.
Marco Carra Sindaco di Pegognaga
CURTATONE Se la corrierapassa in anticipo Sabato 23 agosto scorso mi sono recata in Comune a Curtatone per rinnovare il pass per l'automobile. Preciso che sono invalida riconosciuta al 90 per cento, a causa di una grave scoliosi e artrosi.Nel ritorno con la corriera di Montanara (n° 9) delle 11.11, siccome la fermata era al sole ero spostata sotto a una pianta, l'autista è passato con 8 minuti di anticipo, come un razzo, al pelo mi ha vista. Salendo, ho chiesto come mai, essendo in anticipo di 8 minuti: lui invece di magari scusarsi mi ha presa a male parole. Faccio presente che nel mese di luglio e agosto la corriera si ferma davanti il Comune vecchio e per andare in quello nuovo ci sono 4 km circa e li ho fatti a piedi andata e ritorno sotto al sole. Vi sembra giusto? Se non mi mettevo in mezzo alla strada dovevo aspettare a far segno... mi lasciava a piedi e la prossima corsa era dopo un'ora. Io però anche essendo invalida viaggio in regola e pago 80 euro l'abbonamento di tutto l'anno.Non dovrebbero rispettare gli orari? E quando la corriera cambia giro, non dovrebbero avvisare?
Lina Trevenzoli
ALITALIA Ma perché adessonessuno protesta?Ecco fatto! La cordata italiana è pronta per la nuova compagnia di bandiera: società ripulita dai debiti, che si accolleranno i contribuenti italiani, ma solo quelli che pagano le tasse, ovviamente, e 7000 esuberi o forse più. Alla faccia dell'ipotesi di accordo con Air France che in aprile fece tanto scandalo e che paradossalmente trovò feroci oppositori Berlusconi e co. insieme ai sindacati confederali e di categoria con alla testa la Cisl di Bonanni. E ora che il governo consegna l'Alitalia ai soliti noti industriali coraggiosi nessuno ha niente da dire? Sindacati e piloti, pronti a scioperare contro il governo Prodi, ora che fanno? Aspettiamo, con curiosità e ansia, le iniziative dell'opposizione e del Pd in particolare: non vorremmo mai che, vista la presidenza della nuova società affidata a Colaninno, tutto vada bene, in nome anche del dialogo di cui la Festa PD di Firenze è la massima espressione!
Corrado Sarzi Amade'
DOPO IL MALOREGrazie ai medici di Mantova e Bozzolo Poiché la Gazzetta si è occupata del mio malore nel luglio scorso, desidero ringraziare pubblicamente tutti coloro che si sono occupati della mia salute.In primis coloro i quali mi hanno dato i primi, decisivi, soccorsi, i medici dello staff del pronto soccorso dell'ospedale di Massa e, successivamente dell'UTIC e di Cardiologia del nosocomio toscano unitamente ai loro colleghi dell'Opa.A Mantova i miei più sentiti ringraziamenti vanno al primario di Cardiologia dell'ospedale «Carlo Poma», professor Roberto Zanini, e al primario di cardiochirurgia professor Mario Zogno, che mi ha operato, unitamente ai rispettivi staff, dai medici agli anestesisti a tutto il personale infermieristico e della rianimazione che, con competenza professionale e indimenticabili doti umane, mi hanno assistito.Ringrazio infine l'intero reparto del professor Rino Frinzelli del Centro di riabilitazione di Bozzolo.Stefano Gueresi Mantova
Lite violenta, disabile ferito Cc indagano su infermiere
La Sicilia del 27/08/2008 ed. Nazionale p. 30
Un disabile si trova ricoverato in coma all'ospedale Villa Sofia di Palermo dopo una violenta lite. I carabinieri hanno denunciato per lesioni personali gravissime un infermiere 54enne. I fatti risalgono allo scorso 22 agosto, ma la notizia è trapelata solo ieri. A Giardinello, l'infermiere nel corso della lite avrebbe spinto a terra G.R., 65 anni. L'invalido ha battuto la testa a terra procurandosi un trauma cranico inizialmente giudicato guaribile in quindici giorni dai medici dell'Ospedale civile di Partinico. Trauma che nella mattinata del 23 agosto si è evoluto poi in coma. L'anziano è stato così trasferito a Villa Sofia, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Versa in pericolo di vita.
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