La Repubblica del 05/08/2008 , articolo di STEFANIA LA MALFA ed. Firenze p. 05
Il cadavere in un bagno, aveva una ferita alla testa e accanto una siringa
L' HANNO trovato i suoi colleghi infermieri, disteso per terra in bagno con una ferita alla testa, già morto. E' successo nella notte tra domenica e lunedì scorso nel reparto di terapia intensiva di cardiochirurgia di Careggi. L'uomo era un fiorentino di 41 anni, sposato e con tre figli piccoli.Non sono ancora chiare le cause della morte dell'infermiere. Accanto al suo corpo sono stati trovati strumenti per iniezioni, una siringa e un ago: materiale sanitario comunemente usato in ospedale e relativo alle attività infermieristiche. A far cadere l'infermiere per terra potrebbe essere stato un malore, forse causato dall'autosomministrazione di un antidolorifico. Sul suo corpo sarà effettuata questa mattina l'autopsia. Tutto è accaduto intorno alla mezzanotte. I colleghi di turno non l'hanno visto per qualche minuto, hanno provato a chiamarlo ma senza risposta. A quel punto hanno iniziato a cercarlo nelle stanze. Lo hanno trovato in un bagno del padiglione dell'emergenza e alta specialità cardiologica: entrati dentro hanno notato, dietro una porta chiusa, un uomo per terra. Hanno sfondato la porta e l'hanno visto per terra, ferito alla testa. I colleghi allora, insieme con i medici, hanno tentato di rianimarlo anche se inutilmente.Non hanno potuto far altro quindi che chiamare la polizia.I colleghi sono rimasti sconvolti: l'infermiere era stimato e riconosciuto da tutti come un professionista capace. Ieri mattina la voce si è sparsa subito in ospedale, tra gli operatori del turno diurno. Un altro gruppo di infermieri, non quelli della notte. Nessuno però aveva voglia di parlare perché troppo colpiti da quanto successo al loro collega. Anche gli infermieri delle sale operatorie, sempre del reparto di cardiochirurgia, hanno appreso la notizia tramite il passaparola tra colleghi.Ma le due sezioni del reparto non lavorano a stretto contatto quindi gli operatori si conoscono solo di vista.Sul caso sono in corso indagini della polizia e accertamenti ordinati dalla magistratura. E anche la direzione sanitaria dell'azienda ospedaliera di Careggi ha disposto, per prassi, l'apertura di un'inchiesta interna. L'azienda descrive l'infermiere come un valido professionista stimato dai colleghi.Tutti gli operatori e i vertici dell'azienda esprimono cordoglio alla famiglia.L'infermiere era assegnato al reparto di cardiochirurgia dal 2007. Aveva già lavorato a Careggi nel 2005, sempre nell'ambito delle attività di emergenza.Poi per un periodo, per motivi familiari, aveva lavorato a Pisa.E infine era tornato di nuovo a Careggi. Aveva al suo attivo una brillante carriera, sottolinea l'azienda: a 41 anni era già arrivato a operare in un reparto delicato come quello della terapia intensiva di cardiochirurgia.Domenica sera si era presentato in ospedale come sempre, per il turno notturno. Niente lasciava pensare a quello che sarebbe accaduto poche ore dopo.
La richiesta di prestazioni assistenziali di qualità e personalizzate è sempre più in aumento; si accresce pertanto anche il livello di competenza e responsabilità dell'infermiere nei confronti della persona assistita; i tempi esigono professionisti preparati, capaci di confrontarsi in équipe multidisciplinari e che sappiano dare garanzie sulle proprie azioni, in quanto consapevoli delle conseguenze che possono derivare dalle loro decisioni e dal modo di condurre gli interventi
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