L Unita del 05/08/2008 ed. FIRENZE p. 27
È successo l'altra notte nel reparto di cardiologia. La vittima, 41 anni, lascia una moglie e tre figli. È giallo sulle cause del decesso: accanto al cadavere c'era una siringa, mentre il corpo presentava una ferita alla testa di Tommaso Galgani Giallo a Careggi: un infermiere di 41 anni è stato trovato morto intorno alla mezzanotte dell'altra notte in un bagno del reparto di cardiologia dell'ospedale di Firenze, dove lavorava in terapia intensiva. Mistero sull'origine del decesso: il cadavere è stato scoperto da alcuni colleghi e medici, che hanno dovuto sfondare la porta del bagno. Hanno cercato di rianimarlo, ma l'uomo era ormai privo di vita. Se accanto al cadavere è stato trovato un materiale sanitario per iniezioni (comunemente usato in ospedale e pertinente alle attività infermieristiche), il corpo presentava una ferita alla testa, ma secondo gli inquirenti è molto probabile che questa sia stata causata da una caduta conseguente a un malore. Sulla vicenda indaga la polizia, mentre la direzione dell'azienda ospedaliero universitaria di Careggi ha aperto una verifica interna per accertare lo svolgimento dei fatti.Per ora nessuno può sbilanciarsi sulle cause della morte: maggiori chiarimenti in tal senso potranno venire dall'esame tossicologico e dall'autopsia, che si terranno entrambi oggi. Ieri in una nota l'Azienda ha espresso «profondo cordoglio per la morte di un valido e stimato professionista». La vittima, sposato, lascia la moglie e 3 figli. Lavorava a Careggi dagli anni '90, poi si era trasferito all'ospedale di Pisa per tornare a Firenze l'anno scorso. La questura, vista la presenza di siringhe, non esclude la pista dell'uso di sostanze stupefacenti come causa del malore che ha causato la caduta.Sotto shock ieri i lavoratori e i dirigenti di Careggi: chi conosce la vittima, la descrive come una persona malinconica, che avrebbe attraversato qualche tensione familiare ma che negli ultimi tempi sembrava più brillante. «L'azienda dovrebbe essere più sensibile sugli aspetti del personale, nella formazione degli organici, tenendo presente gli aspetti psicologici di una persona», spiega Aurelio Minichiello (Rdb Cub).Dall'azienda specificano che la vittima era uno dei migliori nel suo campo, all'interno di un reparto in cui sono richieste alte performance professionali che, se non vengono garantite dai lavoratori, possono dare origine a dislocazioni in altri settori dell'ospedale. IL LUTTO dei colleghi dell'ospedale. Oggi l'autopsia e l'esame tossicologico
La richiesta di prestazioni assistenziali di qualità e personalizzate è sempre più in aumento; si accresce pertanto anche il livello di competenza e responsabilità dell'infermiere nei confronti della persona assistita; i tempi esigono professionisti preparati, capaci di confrontarsi in équipe multidisciplinari e che sappiano dare garanzie sulle proprie azioni, in quanto consapevoli delle conseguenze che possono derivare dalle loro decisioni e dal modo di condurre gli interventi
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