Paziente Morta, indagate due infermiere
Corriere di Romagna del 08/08/2008 p. 17Il decesso avvenuto il 25 giugno scorso al Roverella
CESENA. Donna morta al Roverella, indagate due infermiere. Il decesso risale al 25 giugno scorso. L'anziana signora aveva gravi problemi mnemonici, si dimenticava che non poteva camminare e se fosse lasciata senza protezione rischiava di alzarsi e cadere al suolo. Cosa che è successa. Quando è caduta ha battuto la testa ed è morta. In pratica, le due infermiere sono accusate di non averla bloccata nella sedia a rotelle. Indaga la polizia della procura.
BURATTI
Corriere di Romagna del 08/08/2008 p. 2
Una donna è caduta e ha battuto la testa L'accusa è abbandono di persona incapace
CESENA. Due infermiere indagate per la morte di un ospite della casa di riposo Roverella. La vicenda in questione è quella che riguarda Tina Fantini di 85 anni. Era ricoverata su una sedia a rotelle ed aveva gravi problemi mnemonici. In pratica si dimenticava che non poteva camminare e se fosse lasciata senza protezione rischiava di alzarsi e cadere al suolo. L'incidente mortale risale risale al 25 giugno scorso. Pur essendo ospite della casa di riposo la donna era assistita anche da una badante, messa a disposizione dal figlio. Non è una novità in assoluto. Succede che le famiglie di pazienti che hanno gravi handicap fisici o mentali decidano di prendere una badante anche se il familiare è ricoverato in una casa di riposo. La badante però terminava il turno alle 13,30. Da quello che emerge dalla denuncia, il 25 giugno la signora è stata presa in carico da due infermiere in servizio nella casa di riposo che l'hanno messa sulla sedia a rotelle. Loro dicono di averla legata. Resta il fatto che la donna si è alzata ed è caduta al suolo sbattendo la testa e morendo poco dopo in ospedale. Il decesso porta inevitabilmente all'apertura di un fascicolo. I primi accertamenti sono stati fatti dagli investigatori del posto di polizia del "Bufalini" di Cesena e da quelli dell'anticrimine del commissariato. Il fascicolo ora è in mano a sostituto procuratore Marilù Gattelli, sostituto procuratore, che ha affidato le indagini al sostituto commissario Claudio Di Marco. Il primo passaggio è stato il sequestro delle due cinture prive di fibbia. Secondo l'accusa la donna non era legata e le due infermiere sono indagate per il reato di abbandono di persona incapace aggravato dalla morte della stessa. Le donne sono difese dall'avvocato Giorgio Fabbri. Adesso resta da capire se l'accusa sarà allargata ad altre persone della struttura. Ipotesi che non può essere esclusa a priori, L'indagine comunque non è ancora terminata. Dovrà passare quindi ancora molto tempo prima che il pubblico ministero decida se optare per il rinvio a giudizio o per l'a rchiviazione. Al momento la prima sembra l'ipotesi più probabile. Nel caso fosse questa la decisione, sarà poi il giudice delle indagini preliminari a decidere se rinviare a giudizio oppure se archiviare la vicenda.
di Davide Buratti Damiano Zoffoli
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