«Possibile che nessuno si fosse accorto di niente?»
Il Giornale della Toscana del 07/08/2008 p. 5Il caso dell'infermiere di Careggi morto in servizio per overdose da morfina all'unità cardiologica di terapia intensiva di Careggi è stato uno choc non solo per il mondo sanitario. Anche alcuni esponenti politici, soprattutto in Regione, dove si deve dirigere e controllare la sanità toscana, si stanno interrogando come questo caso sia potuto succedere. «L'ambiente medico dove lavorava l'infermiere è altamente specializzato e il personale dovrebbe essere scelto soltanto fra quello più capace e attento, sembra impossibile che sia potuta accadere una tragedia di simili proporzioni», ha sottolineato Anna Maria Celesti (FiPdl), vicepresidente della commissione sanità del consiglio regionale toscano. «La vicenda è davvero tragica - aggiunge Anna Maria Celesti - ma allo stesso tempo pone una serie di interrogativi ai quali si dovrà dare una risposta. Prima di tutto bisogna capire se il gesto è stato intenzionale oppure se l'infermiere si è iniettato una dose di morfina che poi solo per errore è stata fatale. In ogni caso è incredibile che in una struttura altamente specializzata come quella non si fosse riconosciuto il disagio che un professionista in un reparto così delicato».
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