INDAGATI 6 MEDICI E INFERMIERI
AGI del 02/09/2008
I carabinieri hanno notificato sei avvisi di garanzia ad altrettanti medici e infermieri dell'ospedale "Salvatore Cimino" di Termini Imerese. L'accusa e' di omicidio colposo in relazione al decesso di una paziente, Lauretana Lo Coco, 32 anni, morta per cause in via d'accertamento il 30 agosto scorso nel nosocomio termitano. A presentare una denuncia per presunte inefficienze sanitarie, sono stati i familiari della vittima che era sofferente di malattie nervose. La procura della Repubblica di Termini Imerese aveva autorizzato il sequestro delle cartelle cliniche e firmato gli avvisi di garanzia.La 32enne di Trabia, separata, ricoverata da circa quindici giorni presso il reparto di psichiatria del nosocomio termitano, e' deceduta per cause che rimangono ancora avvolte nel mistero. La giovane, infatti, da tempo soffriva di disturbi psichici che, nel corso del tempo, avevano negativamente influito sul suo stato di salute complessivo. Per questa sua patologia dalla meta' del mese scorso era in cura al reparto di psichiatria.Negli ultimi 3-4 giorni prima del decesso, pero', la situazione e' andata via via peggiorando, per cause in corso d'accertamento, sin quando la donna e' caduta in stato comatoso e dopo alcune ore e' deceduta. I familiari della ragazza hanno sin da subito cercato di "vederci chiaro" e per questo si sono rivolti ai Carabinieri di Termini Imerese, presentando un esposto-denuncia relativo ad asserite responsabilita' da parte del personale medico che si era occupato dello stato di salute della ragazza. I militari hanno avviato una serie di attivita' volte ad accertare eventuali deficienze organizzative della struttura ospedaliera o negligenze degli operatori sanitari.Cosi', la salma e' stata subito posta a disposizione dell'autorita' giudiziaria e trasportata presso il policlinico di Palermo per la successiva effettuazione dell'esame autoptico. Sequestrate e poste al vaglio di consulenti tecnici le cartelle cliniche, i registri infermieristici e tutta la documentazione relativa al ricovero della giovane donna. Sono stati sentiti infermieri e personale paramedico in merito alle ultime ore di vita della donna, alle patologie rilevate e ai provvedimenti adottati per fronteggiare le complicazioni del suo stato di salute. Sulla base degli elementi raccolti, in questa prima fase d'indagine, la procura della Repubblica di Termini Imerese ha emesso sei avvisi di garanzia per i sanitari che si sono occupati del caso, tutti ritenuti responsabili di omicidio colposo in concorso. Gli investigatori parlano di atto dovuto.Il precipitare improvviso dello stato di salute della donna risulta l'elemento che maggiormente si presta a porre dei dubbi sul regolare andamento e la prontezza dell'apparato sanitario.Adesso si rimane in attesa dei risultati dell'autopsia al fine di appurare le cause che hanno portato alla morte della giovane donna. (AGI) - Palermo, 2 settembre
Corriere Adriatico del 03/09/2008 p. 1
ASCOLI -
Al via i test per diventare infermieri. Il corso è a numero programmato (65 posti per la sede di Ascoli Piceno) e prevede una prova d'ingresso nel mese di settembre. Per effettuare la pre-iscrizione alla prova, gli utenti interessati, dovranno scaricare il bando all'interno del sito www.unian.it e seguire le indicazioni per iscriversi online. Il corso prevede l'obbligo di frequenza. Il test d' ingresso verterà sulle seguenti materie: logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. La prova di ammissione per l'accesso al corso di laurea verte su ottanta quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, di cui il candidato ne deve individuare una soltanto, scartando le conclusioni errate, arbitrarie o meno probabili. I candidati sono convocati il giorno 9 settembre alle ore 8.30 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia - Via Tronto, 10 Torrette Ancona. Al concorso sono ammessi i titolari di un diploma secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto. Presso l'Infopoint del Consorzio universitario piceno è possibile reperire i test delle prove di ingresso degli anni passati (contattare preventivamente il numero verde 800 281 999 per accertarsi della disponibilità del materiale). Anche per la professione di infermiere ora è necessaria la specializzazione.
Il Centro del 03/09/2008 ed. Pescara p. 2
PESCARA. Tre master per il personale infermieristico saranno attivi dal nuovo anno accademico presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università D'Annunzio. I tre corsi di specializzazione, tutti di primo livello, sono destinati ad infermieri sia laureati che diplomati e avranno una durata di 1.500 ore annuali, pari a 60 crediti di formazione universitaria. Si svolgeranno presso il polo didattico della Asl di Pescara, in via Paolini 47, e comprendono: "Infermieristica in salute pubblica: l'infermiere di famiglia e di comunità", "Infermieristica Forense: la responsabilità professionale" e "Management infermieristico per le funzioni di coordinamento".Le iscrizioni scadranno il 31 ottobre, il bando è on-line sul sito internet http://www.unich.it. In alternativa gli interessati possono contattare la segreteria studenti al numero 08713555369/359, il polo della Asl allo 0854253163/335 o allo 0856901249.
Assistenza Duemila visite d'estate all'Att
Il Tirreno del 03/09/2008 ed. Prato p. 1
PRATO. Sono stati oltre duemila gli accessi medico-infermieristici tra luglio e agosto all'Associazione tumori toscana.Estate di lavoro medici, infermieri e volontari dell'Associazione tumori toscana che hanno continuato incessantemente l' attività, portando assistenza e cure domiciliari gratuite ai malati oncologici della Toscana.Numerose (oltre 139) le nuove richieste di assistenza fra luglio e agosto, e ancora più numerosi gli interventi degli operatori dell'associazione: oltre 985 gli accessi medici, 1082 gli accessi infermieristici. In più, 965 interventi da parte degli operatori socio sanitari e 82 quelli da parte degli psicologi.Un'attività frenetica, dunque, sia per lo staff che per i volontari dell'Att, a conferma del fatto che l'estate, per i molti malati oncologici costretti a rimanere in città, è forse il periodo più delicato dell'anno. Con una telefonata (0574 570835) è possibile richiedere cure domiciliari oncologiche (Cdo), effettuate da medici, psicologi, infermieri professionali, operatori socio-sanitari e volontari che si recano a casa del malato e lo curano gratuitamente.Per aiutare l'Att è possibile effettuare un versamento sul conto corrente postale numero 12001574, destinare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi indicando il codice fiscale numero 94076680480 e acquistare la Carta Att in tutte le filiali Banca Toscana. Per informazioni www.associazionetumoritoscana.it
Il Tempo del 03/09/2008 ed. Abruzzo Pe
Organizzati dalla Facoltà di Medicina della Università D'Annunzio verranno attivati tre Master di primo livello destinati alla formazione di infermieri sia laureati che diplomati. Si tratta di: "Infermieristica in salute pubblica: l'infermiere di famiglia e di comunità"; "Infermieristica Forense: la responsabilità professionale"; "Management infermieristico per le funzioni di coordinamento". I corsi, che hanno durata annuale pari a 1.500 ore (60 crediti di formazione universitaria), si svolgeranno presso il Polo Didattico della Università D'Annunzio, che ha sede presso la Ausl di Pescara, in via Paolini, 47. Gli interessati possono consultare i bandi collegandosi al sito Internet dell'Università (http://www.unich.it), o contattando la segreteria studenti della Facoltà di Medicina (0871. 3555369\359), a Chieti, o la segreteria del Polo Didattico Ausl (via Paolini, 47, 085 4253163 335 6901249, e-mail: polododattico@ausl.pe.it.) Le iscrizioni scadono il 31 ottobre.
Corriere Adriatico del 03/09/2008 , articolo di giorgio fedeli p. 4
PORTO SAN GIORGIO -
"A Porto San Giorgio non verrà interrotto il servizio del punto di primo intervento�?. A voler mettere la parola fine sul caso che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino Andrea Agostini è Mario Forti, direttore della Zona 11 Asur. Ma le polemiche sulla sanità fermana non si placano e si spostano su un nuovo versante. Ora è rottura totale tra la direzione medica ospedaliera ed i medici generici che operano nei punti di primo intervento. E il sindaco Agostini preme per stabilizzare la situazione. La disposizione ad interrompere il servizio di Porto San Giorgio c'è stata e, da quanto rivela il direttore Forti, è partita dalla direzione medico-ospedaliera: "Dalla dottoressa Fiorenza Padovani, con un atto unilaterale, senza interpellarmi. E poi la Padovani non può dare simili disposizioni. Per fortuna, a prestare servizio a Porto San Giorgio, è andata Ottavia Paielli, la dottoressa con cui si è incrociato il sindaco Agostini�?. E Forti fa luce anche sulle motivazioni che hanno condotto Padovani a redigere quella disposizione: "Sostiene che non c'è la disponibilità dei medici contrattisti a continuare ad operare nei punti di primo intervento�?. Tesi questa aspramente contestata da Gianluca Maddalena, uno di quei 9 medici generici che operano nei Ppi del Fermano: "Noi siamo assolutamente disponibili. Il nostro contratto, però, scade il 30 settembre. Da mesi chiediamo chiarimenti e delucidazioni ma mai nessuno si è interessato della questione. E poi lo si sapeva già da tempo che "qualcuno�? vuole chiudere quel Ppi. Intanto - conclude Maddalena - noi non sappiamo che cosa faremo dal prossimo 30 settembre�?. Una domanda a cui si cercherà di dare una risposta il prossimo 11 settembre quando i medici generici parteciperanno ad un incontro chiarificatore proprio con il direttore Forti in cui si affronterà ovviamente anche la questione del Punto di primo intervento sangiorgese: "Che sarà - confessa Forti - sicuramente migliorato�?. Stando, infatti, alla legge regionale 36/98, un Ppi non può esistere se non in presenza di una struttura ospedaliera, mancante a Porto San Giorgio. "Istituiremo quindi in città un ambulatorio territoriale medico-infermieristico�?, un servizio questo, a detta di Forti, più funzionale per la presenza continuativa sia di medici che di infermieri. E nell'incontro dell'11 settembre col comitato zonale dei medici di base di medicina generale si parlerà anche di assunzioni di personale strutturato per i punti di primo intervento. Intanto in Comune si tira un sospiro di sollievo: "Ieri alle ore 11 - rende noto il sindaco Andrea Agostini - ho verificato che il Ppi è aperto e funzionante con un medico e un infermiere. Il servizio viene assicurato da un medico di pronto soccorso che si vede impegnato ad un aggravio dei turni lavorativi già in essere presso il nosocomio fermano�?. Emergenza scongiurata, quindi, ma il primo cittadino invita la direzione sanitaria a stabilizzare al più presto la situazione, per assicurare il duraturo ed efficiente funzionamento del servizio. "Invito il direttore Forti ad andare oltre soluzioni di tampone provvisorio, che non possono risultare efficaci a lungo termine�?.Nella fotoa sinistral'ingressodel punto di primo intervento di Porto San Giorgio di cui prima è stata ordinata la chiusura sulla quale c'è poi stato un dietrofrontA cui seguono una serie di polemiche Il monito di Gianluca Maddalenauno dei medici che opera nel Fermano"Il contratto scade il 30 settembree siamo ancora in attesa di risposte�?
Repubblica.it del 30/08/2008 ed. Parma
Il Comitato ospiti e famigliari della residenza protetta si rivolge all'Ausl e al difensore civico: "La direzione di Ad Personam fornisce dati ingannevoli". Non un infermiere in servizio ogni 24 persone non autosufficienti, ma solo uno per tutti e 94 gli ospiti"Dopo avere denunciato i conti in rosso dell'Asp ad Personam (il bilancio di gestione 2007 avrebbe un deficit di 400mila euro), il Comitato ospiti e famigliari della residenza de I Tigli torna all'attacco. Nel mirino l'assistenza infermieristica "così come si evidenzia dal raffronto tra i dati ufficialmente forniti con il Procollo di lavoro e lo schema organizo 2008 dei singoli nuclei e quelli che abbiamo rilevato di persona". I documenti a cui fa riferimento Raffaele Zinelli, presidente del Comitato, assicurano nero su bianco una costante presenza d'infermieri: "Terzo piano: mattino, 1 infermiera professionale dalle 6 alle 13 (le emergenze dalle 13 alle 14 vengono eseguite dalla IP del 4° piano), pomeriggio, 1 infermiera professionale dalle 14 alle 20.30 (le emergenze dalle 20.30 alle 22 vengono eseguite dalla IP del 4° piano), notte, 1 infermiera professionale dalle 22 alle 6. Quarto piano: mattino, 1 infermiera professionale dalle 7 alle 14, pomeriggio, 1 infermiera professionale dalle 15.30 alle 22 (le emergenze dalle 14 alle 15.30 vengono eseguite dalla IP del 3° piano), notte, 1 infermiera professionale dalle 22 alle 6 (le emergenze dalle 6 alle 7 vengono segnalate alla IP del 3° piano)". Anche solo prendendo in esame i dati ufficiali, il Comitato non si sente tranquillo: "Viene a mancare nella Rsa la continuità della presenza dell'infermiere professionale verso gli ospiti e l'indispensabile passaggio verbale delle consegne tra i diversi turni dalle 13 alle 14 e dalle 20.30 alle 22 del 3° piano, e, dalle 14 alle 15.30 e dalle 6 alle 7 del 4° piano". Inoltre, secondo Zinelli, "dai documenti parrebbe essere assicurata nei turni di notte dalle 22 alle 6, una presenza di 1 infermiere professionale per ogni nucleo e piano della Rsa, per un totale di 2 persone (una al terzo piano più una al quarto piano". E qui inizia l'incrocio dei dati ufficiali con quelli che il comitato avrebbe verificato sul campo: "Abbiamo appurato nuovamente che non si tratta di 2 infermiere ma di una sola al terzo piano e con presenza condivisa su tutti e quattro i piani (2 di Rsa e 2 di Casa Protetta). Quindi non una infermiera professionale ogni 24 ospiti Rsa, ma una sola infermiera professionale per tutti i 94 ospiti della struttura". Da qui una lettera infuocata inviata all'Amministrazione, ma anche al Difensore civico e all'Ausl, affinchè qualcuno intervenga. Nel testo si denuncia la politica di privatizzazione dei servizi di assistenza, le modalità di assunzione degli infermieri e soprattutto il loro numero, per concludere con un appello a tutte le autorità competenti, affinchè "condannino la condotta ingannevole della Direzione di Ad Personam" e applichino le sanzioni amministrative e disciplinari per la mancata osservanza della direttive regionali.
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