Apprensione e speranza per l'infermiera rapita
Solidarietà dell'Ipasvi alla famiglia
Ore di apprensione per i due volontari italiani rapiti in Somalia, a 65 chilometri a sud di Mogadiscio, lo scorso 21 maggio. Nelle mani dei rapitori è finita anche Iolanda Occhipinti, infermiera siciliana da sempre impegnata nel sociale, iscritta al Collegio Ipasvi di Ragusa. Le notizie sulle loro condizioni, vengono direttamente dal ministero degli Esteri. Le ultime rassicurazioni in proposito le aveva infatti date giovedì scorso lo stesso ministro Frattini: ''Stanno bene'', aveva detto ai cronisti. Lunedì è giunto anche l’appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha auspicato “un forte impegno per la liberazione dei rapiti”.Quella dei rapimenti è una pratica piuttosto diffusa in Somalia, che si conclude di solito con il pagamento di forti riscatti. Oltre al sequestro degli italiani, in corso ci sono i rapimenti di un cittadino britannico e di un kenyano, sequestrati in aprile. La Occhipinti, 51 anni, attualmente lavorava per l’organizzazione non governativa Cins (Cooperazione internazionale Nord Sud), su un progetto cofinanziato dalla Comunità Europea e dalla Fao. Lo scopo dalla Cins è promuovere azioni di solidarietà al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazione più svantaggiate nei Paesi in via di sviluppo. La Farnesina ha adottato una linea di “massimo riserbo” sulla vicenda, ma si continua incessantemente a lavorare nell'ambito dei canali informativi aperti. Dal canto suo, il presidente delle Ong italiane, Sergio Marelli, ha assicurato che anche le organizzazioni stanno seguendo “da vicino” il sequestro, anche attraverso i contatti che hanno sul posto. Ma, ha subito aggiunto Marelli, “è imperativo per noi adeguarci a ciò che il ministro Frattini ci ha chiesto, ovvero il silenzio stampa”. Pur in questo quadro di basso profilo, ci preme sottolineare la solidarietà espressa all’infermiera Iolanda dalla categoria tutta e in particolare dal Collegio di Ragusa, per bocca del presidente Gaetano Monsù. “La Occhipinti è una collega capace e preparata, che spesso veniva a farci visita – ha dichiarato –. Cercheremo in tutti i modi di sensibilizzare le istituzioni affinché facciano il possibile per far sì che possa al più presto riabbracciare i suoi due figli. Nel frattempo, il nostro Collegio resta a disposizione dei familiari per qualsiasi sostegno di cui avessero bisogno”.La Procura di Roma ha intanto aperto un fascicolo processuale sul rapimento.
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