Mancano 50 mila infermieri, ma aumentano le “nuove leve”
Oltre 360mila operatori sanitari, circa 30mila stranieri, e un aumento del 7% delle domande per accedere ai corsi universitari dopo la campagna di informazione per i giovani messa in campo dall'Ipasvi insieme al ministero della Salute. È questa, la fotografia dell'offerta assistenziale in Italia che, con 5,4 infermieri ogni mille abitanti, resta molto lontana dalla media del 6,9 per cento determinata dall'Ocse per la regione europea. “La campagna di promozione della figura dell'infermiere ha colto nel segno - spiega Annalisa Silvestro, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi -. Ma per raggiungere buoni livelli di assistenza, soprattutto quella domiciliare, dovremmo aumentare gli organici di almeno cinquantamila infermieri”. In cima alla lista delle Regioni virtuose, il Friuli, l'Emilia-Romagna e la Toscana, mentre: “le difficoltà maggiori - sottolinea Silvestro - le riscontriamo quando si scende al Sud. Serve una riflessione seria perché, con il calo del numero di infermieri, non viene meno solo la qualità dell'assistenza, ma aumenta anche il rischio di errori”.
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