Firmato il decreto sulla dirigenza unica per le professioni sanitarie
27.Febbraio 2008
Proprio in extremis, il Governo uscente ha reso esecutiva con un apposito Dpcm l’intesa Stato-Regioni del novembre scorso sull’istituzione della dirigenza unica per tutte le professioni sanitarie. Finora, infatti, ciascuna Regione aveva proceduto autonomamente, e in maniera difforme. Per questo motivo, il ministero della Salute ha messo a punto il provvedimento relativo alla normativa concorsuale per l'accesso alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie, fissando requisiti, modalità di svolgimento delle prove e punteggi. Le leggi di riferimento restano la 251/2000 e la 43/2006.Per diventare dirigenti sarà necessaria la laurea specialistica e 5 anni di servizio effettivo nella professionalità per la quale si vuole essere dirigenti nei livelli D e Ds del comparto, o anche in qualifiche corrispondenti di altre pubbliche amministrazioni. Ribadita l'obbligatorietà dell’iscrizione all’albo professionale. Per ottenere la qualifica bisognerà comunque superare una prova scritta sugli argomenti che riguardano la funzione, una prova pratica e un colloquio orale sulla materie indicate dal bando. La commissione esaminatrice (nominata dal direttore generale della azienda Usl o dell’azienda ospedaliera) potrà assegnare ai candidati cento punti complessivi, così ripartiti: 20 per titoli e 80 per le prove d’esame. Tra i titoli, contano di più: anni di servizio in ruoli dirigenziali, specializzazioni, titoli universitari.Clicca qui per scaricare in formato pdf il testo integrale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri.
Nessun commento:
Posta un commento