Crisi politica: slitta la nascita dell'Ordine delle professioni infermieristiche?
La crisi politica e l’ipotesi di nuove elezioni rischiano di ritardare ancora una volta l'approvazione della legge sugli Ordini professionali. Il prossimo 4 marzo, infatti, scade la delega concessa al Governo prevista dalla legge 43/2006 per l'istituzione dei nuovi Ordini e Albi delle professioni sanitarie.Il testo firmato dal ministro della Salute, che recepisce molte delle istanze presentate dalle professioni nelle scorse settimane, richiama i profili approvati tra il 1994 e il 1998, la legge 42/1999 e la 251/2000.L'articolato prevede la costituzione di tre Ordini. Nel primo confluiranno gli Albi degli infermieri e degli infermieri pediatrici. La Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche comprenderà oltre 380mila iscritti.. Nel secondo, alle ostetriche (che hanno già l'Albo) si affiancheranno le professioni di fisioterapista, logopedista, podologo, ortottista e assistente di oftalmologia, terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, tecnico della riabilitazione psichiatrica, terapista occupazionale ed educatore professionale. La Federazione degli Ordini delle ostetriche e delle professioni sanitarie della riabilitazione avrà 9 Albi e circa 98mila iscritti. Nel terzo, la Federazione delle professioni tecnico-sanitarie e della prevenzione, con 11 Albi e circa 106mila iscritti, confluiranno i tecnici di radiologia medica, i tecnici di laboratorio medico, i tecnici audioprotesisti, i tecnici audiometristi, i tecnici ortopedici, i dietisti, i tecnici di neurofisiopatologia, i tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, gli igenisti dentali, i tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e gli assistenti sanitari.I nuovi Ordini dovranno essere provinciali, ma se il numero di iscritti sarà al di sotto delle 900 unità potranno essere interprovinciali, regionali o interregionali. Per ciascuna professione è prevista una Commissione d'Albo e nel Consiglio direttivo dovrà essere presente un rappresentante di ciascun Albo. Ogni Albo avrà anche una propria Commissione disciplinare, che vigilerà sul rispetto del Codice deontologico approvato dalle Federazioni nazionali. Lo schema di decreto legislativo, richiamando per ogni professione il relativo decreto istitutivo del profilo professionale, ribadisce che l'iscrizione all'Albo è condizione essenziale per l'esercizio dell'attività professionale
La crisi politica e l’ipotesi di nuove elezioni rischiano di ritardare ancora una volta l'approvazione della legge sugli Ordini professionali. Il prossimo 4 marzo, infatti, scade la delega concessa al Governo prevista dalla legge 43/2006 per l'istituzione dei nuovi Ordini e Albi delle professioni sanitarie.Il testo firmato dal ministro della Salute, che recepisce molte delle istanze presentate dalle professioni nelle scorse settimane, richiama i profili approvati tra il 1994 e il 1998, la legge 42/1999 e la 251/2000.L'articolato prevede la costituzione di tre Ordini. Nel primo confluiranno gli Albi degli infermieri e degli infermieri pediatrici. La Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche comprenderà oltre 380mila iscritti.. Nel secondo, alle ostetriche (che hanno già l'Albo) si affiancheranno le professioni di fisioterapista, logopedista, podologo, ortottista e assistente di oftalmologia, terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, tecnico della riabilitazione psichiatrica, terapista occupazionale ed educatore professionale. La Federazione degli Ordini delle ostetriche e delle professioni sanitarie della riabilitazione avrà 9 Albi e circa 98mila iscritti. Nel terzo, la Federazione delle professioni tecnico-sanitarie e della prevenzione, con 11 Albi e circa 106mila iscritti, confluiranno i tecnici di radiologia medica, i tecnici di laboratorio medico, i tecnici audioprotesisti, i tecnici audiometristi, i tecnici ortopedici, i dietisti, i tecnici di neurofisiopatologia, i tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, gli igenisti dentali, i tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e gli assistenti sanitari.I nuovi Ordini dovranno essere provinciali, ma se il numero di iscritti sarà al di sotto delle 900 unità potranno essere interprovinciali, regionali o interregionali. Per ciascuna professione è prevista una Commissione d'Albo e nel Consiglio direttivo dovrà essere presente un rappresentante di ciascun Albo. Ogni Albo avrà anche una propria Commissione disciplinare, che vigilerà sul rispetto del Codice deontologico approvato dalle Federazioni nazionali. Lo schema di decreto legislativo, richiamando per ogni professione il relativo decreto istitutivo del profilo professionale, ribadisce che l'iscrizione all'Albo è condizione essenziale per l'esercizio dell'attività professionale
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