La richiesta di prestazioni assistenziali di qualità e personalizzate è sempre più in aumento; si accresce pertanto anche il livello di competenza e responsabilità dell'infermiere nei confronti della persona assistita; i tempi esigono professionisti preparati, capaci di confrontarsi in équipe multidisciplinari e che sappiano dare garanzie sulle proprie azioni, in quanto consapevoli delle conseguenze che possono derivare dalle loro decisioni e dal modo di condurre gli interventi
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mercoledì, luglio 23
Il Resto del Carlino del 19/07/2008 ed. Bologna p. 11
IN GRAN BRETAGNA, Irlanda (ma anche in numerosi Paesi come Australia ed Emirati) sono a corto di infermieri specializzati, ostetriche e medici. Così gli ospedali di Sua Maestà, quelli che presentano le maggiori carenze, si rivolgono a 'Idea lavoro': una società bolognese specializzata nella ricerca e selezione di personale medico e Infermieristico, che opera da 16 anni per decine di ospedali nel mondo. Il trattamento economico è molto interessante: ben più del doppio della retribuzione percepita in Italia. Lunedì mattina, in un albergo nei pressi della stazione, cinque responsabili delle risorse umane di una Fondazione che gestisce tre ospedali pubblici a Leicester (una città tra Londra e Manchester), incontreranno una trentina di candidati per la mansione di infermiere di sala operatoria che hanno risposto all'annuncio di 'Idea lavoro'. «I CANDIDATI porteranno il curriculum e il colloquio si svolgerà in inglese - spiega il direttore marketing della società, Massimo Zivelli -: una delle condizioni per essere assunti è appunto la conoscenza della lingua. Tuttavia anche chi non mastica l'idioma di Shakespeare non è fuori dal giro. Infatti abbiamo richieste di infermieri che non conoscono l'inglese dalle case di cura per anziani. I manager di Leicester in una decina di giorni inviano il contratto di assunzione e il biglietto aereo ai candidati che hanno superato la prova, e li accolgono all'aeroporto per aiutarli ad inserirsi nell'ambiente». GLI STIPENDI? «Ci sono casi di infermieri che guadagnano 5 mila euro netti al mese per 13 mensilità (rispetto a una media italiana di 1.400), oltre a 5 settimane di ferie - spiega Zivelli -, e per un medico neo laureato (molti sono bolognesi) lo stipendio settimanale è di 2.400 euro oltre all'alloggio, che a Leicester spetta anche agli infermieri. Molti si trasferiscono con la famiglia, altri preferiscono prendere un periodo di aspettativa dall'ospedale, o dalla clinica privata, prima di decidere se trasferirsi definitivamente oppure tornare in Italia». Una curiosità, di cui hanno parlato a lungo i giornali inglesi. Due anni 'Idea lavoro' ha selezionato per un ospedale di Coventry A. C. Era l'infermiera che seguiva nei viaggi all'estero papa Wojtyla. Marco Tavasani
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