In rete una truffa sulla FAD AIFA
Tentata una truffa ai danni di Infermieri e Medici ed altri operatori sanitari interessati all'aggiornamento attraverso la formazione a distanza. In un falso sito ECCE si proponevano attività a pagamento quando quelle proposte dall'AIFA sono gratuite
Tentata una truffa ai danni di Infermieri e Medici ed altri operatori sanitari interessati all'aggiornamento attraverso la formazione a distanza. In un falso sito ECCE si proponevano attività a pagamento quando quelle proposte dall'AIFA sono gratuite
Fate Attenzione
Rischio truffa on-line per i medici e operatori sanitari a caccia di formazione a distanza. E' stato registrato, infatti, un falso sito del progetto Ecce (Educazione continua centrata sull'evidenze) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Un indirizzo 'taroccato' che vende corsi a pagamento, sfruttando il nome e l'autorevolezza dell'ente istituzionale."Attenzione. Si tratta di millantatori, contro i quali agiremo nelle sedi opportune", avverte Antonio Addis, dirigente dell'Ufficio Informazioni sui farmaci dell' Aifa, ricordando che il progetto di formazione dell'Agenzia regolatorio italiana è completamente gratuito. "Chiunque chieda soldi per la partecipazione al progetto Ecce - spiega Addis - va considerato alla stessa stregua di chi chiede soldi per la lettura del gas: un truffatore. Abbiamo, infatti, appena scoperto che qualcuno ha registrato un sito che si differenzia da quello originale solo per la mancanza di un punto tra Aifa e progettoEcce e promuove formazione a pagamento. Ricordo che il nostro progetto è rintracciabile, in tutta sicurezza, attraverso il sito dell'Aifa (www.agenzia.farmaco.it )". Al progetto di formazione a distanza 'Ecce', rivolto a diversi operatori sanitari, si sono registrati 128 mila utenti che, una volta completati i percorsi di formazioni a distanza, ottengono gratuitamente crediti validi per l'Ecm. Si tratta di esperienze formative particolarmente gradite dai fruitori: "è una formazione totalmente indipendente - conclude Addis - percepita come tale anche da chi la utilizza: dalle nostre misurazioni l'84 per cento la ritiene completamente 'libera' da interessi commerciali".
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