Incentivi contro la carenza di Infermieri
L’Ipasvi di Trieste chiede incentivi concreti per aumentare sensibilmente il numero di iscritti ai corsi triennali di laurea per infermieri.
L’obiettivo è dare una risposta all'ormai cronica carenza di personale nelle strutture sanitarie locali. “Si tratta di una situazione che si ripete ormai da anni - spiega il presidente del Collegio, Flavio Paoletti - e ogni anno si sopperisce con soluzioni palliative, estemporanee. A fronte dei 2.100 iscritti al nostro Ordine professionale, sono effettivamente operative circa 1.600 unità. Ma purtroppo - continua Paoletti - il turnover parla a nostro sfavore, in quanto ogni anno, tra dimissioni o pensionamenti, vi sono 100 infermieri in meno”.
A fronte di una situazione del genere, l'Università triestina sforna appena 40 infermieri l'anno.
Da qui la proposta dell'Ipasvi che a giorni verrà sottoposta nel dettaglio a tutte le forze politiche in lizza per le elezioni regionali. La proposta si sviluppa lungo tre direttrici. “In primo luogo - prosegue Paoletti - la chiarezza del ruolo degli infermieri professionali nell'ambito delle strutture sanitarie, dove spesso l'utilizzo, ma anche la considerazione, di tali risorse umane e professionali sono inadeguati. In questo senso è anche la dirigenza sanitaria a doversi fare parte attiva”.
Inoltre, secondo l'Ipasvi, “occorre rivedere lo stipendio-base”. In terzo luogo, secondo il presidente del Collegio “è necessario rivedere i piani formativi di studio”.
Nessun commento:
Posta un commento